mercoledì 25 giugno 2008

RECENSIONE di Maria Pia Nervegna

Si tratta di un avvincente thriller psicologico che si avventura nei labirinti oscuri e vicinissimi della “doppia dimensione”, affiancando in un ibrido particolare le caratteristiche del giallo a riferimenti sulla multipersonalità, in un tuffo nelle tante corsie parallele che la compongono e che per qualche ignota interferenza a volte s’intersecano. L’omicidio del marito della sua amante scombussola l’esistenza e la mente di Luca, sceneggiatore cinematografico. In preda a uno sdoppiamento di personalità, tra visioni mentali fantasmatiche e lucidissime riflessioni filosofiche si percepirà ora vittima, ora carnefice, fino all’affiorare della verità: un auto-assassinio a più mani dove la vittima è anche l’istigatore.
Ne risulta un testo molto inquietante che avvolge chi legge in una sottile ragnatela di dubbi e di drammi psicologici, ma i toni sono sfumati: un noir di classe, senza grandi spargimenti di sangue.
Ben delineati i personaggi, anche quelli secondari; abilità e velocità nella trama, essenziale e senza cadute di tono, nata per tener desta l’attenzione, in una sorta di iperrealismo narrativo proiettato in una dimensione di assoluta normalità; la tensione sale; le domande sembrano diventare subito risposte per il lettore smaliziato, ma l’inquietudine come scopo primario viene raggiunta e tenuta in bella evidenza fino all’epilogo grazie a clamorosi colpi di scena.
L’ambientazione spaziale e socio-culturale è efficace, raggiunta con rapidi tocchi e senza fatica; pregevoli soprattutto le descrizioni paesaggistiche. Lo stile è limpido e scorrevole, numerosi e dotti i riferimenti culturali.
Il romanzo ricorda una le creature di Cornell Woolrich e David Goodis, due maestri del nero più profondo, che avevano per protagonisti, invece del tradizionale detective, le angosce e i complicati problemi degli esseri umani.
La narrativa noir e il thriller psicologico vivono oggi una stagione intensa, con nuovi autori in arrivo addirittura dall’Africa e dall’America latina; in Francia, negli Stati Uniti e in Inghilterra si sono rinnovati, corroborandosi con nuovi fattori sociali ed economici. È cambiato anche il panorama editoriale, in cui il noir è entrato ovunque, uscendo dai confini di genere e dalle collane specialistiche.

Maria Pia Nervegna